Ampliamento villa

Lugano 2004

Nei dintorni di Lugano, adagiata su un ampio terrazzo che si apre verso mezzodì, una villa degli anni ’50, dall’impianto spaziale tranquillo e tradizionale deve essere ristrutturata per adeguarsi alle esigenze degli standard attuali.
Ciò significa aggiungere tutta una serie di spazi di servizio e secondari di cui è sprovvista: grande autorimessa per numerose vetture, piscina coperta, sala fitness, locali termici, ecc.
In termini di superficie le nuove esigenze superano di gran lunga quelle dell’edificio esistente. A prima vista una sproporzione evidente, un tema disparato e di difficile soluzione. L’intuizione dell’architetto Boschetti è semplice: fare delle difficoltà una virtù, utilizzare cioè queste nuove esigenze per creare un elemento che porti un contributo particolare e qualificante all’edificio esistente.
Questo elemento è lo zoccolo di pietra che contiene le funzioni richieste e che ridefinisce il rapporto con la strada. Esso si sviluppa verso l’alto rivelando man mano situazioni di spazio nuove e scorci di paesaggio nuovamente interpretati.
Una serie di muri in sasso trattati nella loro espressione architettonica “a secco” disegnano il percorso della strada, contengono l’autorimessa e i locali tecnici e generano il primo livello di zoccolo, fondamentalmente chiuso, ritmato solo dalle due aperture delle entrate, mentre una luce zenitale, catturata chissà dove, illumina discretamente l’interno dell’autorimessa.
Sopra di essa, al secondo livello, lo zoccolo si apre per rivelare l’ampia apertura della piscina, primo momento di fruizione della vista sul lago di Lugano.
Al terzo livello, il tetto della piscina diventa il vasto spazio verde davanti alla casa, il grande orizzonte che definisce, giocando con il profilo dei pini marittimi, la scenografia del golfo di Lugano, vero e proprio piano di contenimento dello spettacolo “paesaggio”, iconografia che sembra ridisegnata per una fruizione quasi “hollywoodiana”.
L’intervento dell’architetto è stato un riordino di piani e di livelli esterni giocato con sapiente uso di volumi e di spazi e con grande senso della scenografia, utilizzando la pietra, il vetro e …il paesaggio.

Franco Poretti

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